Meno male che ho cambiato sport
Cos’è la corsa?
Due gambe, due polmoni.
E poi, il cuore.
Meno male che ho cambiato sport
Chiunque mi conosca da tempo mi ha sempre e solo vista correre.
Di giorno, di sera, in estate prima di andare al lavoro, o inverno, durante la pausa pranzo. Sempre, tutti i giorni. Anche a Natale. Soprattutto a Natale. E il primo dell’anno, ovvio. Chi corre il primo dell’anno corre tutto l’anno. È benaugurante.
Eppure, come tutte le bambine degli anni ’80, ho iniziato con la pallavolo, sulle orme di Mimi Ayuara prima e Mila e Shiro poi. Galeotta fu la corsa campestre ai mitici Giochi della Gioventù.

Meno male che ho cambiato sport. Io, un metro e cinquantacinque scarso. Cos’avrei combinato altrimenti, in un’epoca in cui il libero era solamente colui che faceva tana a nascondino?